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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

lunedì 26 novembre 2018

giornalisti coraggiosi

dalla mia personale investigazione ho trovato: GIJN (Global Investigative Journalism Network), poi l'ICIJ (consorzio internazionale dei giornalisti investigativi, cosa sia è riassunto in questa pagina, da chi è composto si può vedere qui) e, in Italia, l'Irpi da cui è nata la piattaforma IrpiLeaks.
più o meno tutti si avvalgono o hanno a che fare con altre due entità: Hermes (center for transparency and digital human rights) e Investigative Dashboard (cosa sia, a cosa serva e come usarlo lo trovate qui).
il tutto (oltre al resto che ho tralasciato) prende il nome di giornalismo investigativo e ha la prerogativa di avvalersi di una rete internazionale di professionisti che lavorano su uno stesso argomento dal proprio Paese così da formare un quadro esaustivo delle connessioni tra le varie matrici all'origine di fatti che, se presi uno ad uno e solo per la parte relativa a un determinato territorio, portano al nulla o a spaccarsi la testa contro a un muro.
tutti rompiballe, fuorilegge, malpensanti?
direi proprio di no.
intanto perché ogni tanto ne viene ammazzato uno, segno che tanto bugiardi non sono, e poi per via dell'interessamento e della 'sponsorizzazione' dell'Unesco che non è esattamente un covo di rivoluzionari.
è un nuovo paradigma comunicativo (nuovo si fa per dire perché nasce alla fine del secolo scorso) che spaventa i potenti che infatti sono molto impegnati a fare la guerra ai media cercando in ogni modo di screditarli agli occhi dei loro elettori.
temono forse che la cronaca rosa, quella nera o quella sportiva possano nuocergli?
certamente no.
solo di maio e salvini possono pensarlo, per via degli abusi edilizi e del lavoro in nero del primo e della storiella dei quarantanove milioni il secondo.
in realtà a preoccupare chi detiene il potere è la possibilità che da un'inchiesta partita da chissà dove si arrivi a casa loro.
forse è tempo che anche chi legge cominci a sospettare che se capisce poco di quel che si dice e si scrive è perché il racconto si limita a un perimetro circoscritto, che manca l'intero itinerario del viaggio e il suo approdo.
le mafie, il terrorismo, gli scandali sono globali, direi interplanetari.
un euro speso dal salumiere arriva decuplicato nei paradisi fiscali.
ben venga qualcuno che si attrezza per seguirne il cammino e lo racconti, così, forse, anche la sora bice capirà come regolarsi.

2 commenti:

  1. a Malta dove hanno ucciso la giornalista non tollerano nemmeno che gli si portino dei fiori...

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    1. sono meno di mezzo milione su un fazzoletto di terra poco superiore a genova e a conti fatti direi che sia il posto a più alta densità di malaffare e tra i primi per antipatia... (tanto per essere gentili)

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