a Cagliari il dato di maggior affluenza (17,17%), dunque la scusa che gli altri erano centri minori abitati solo da pastori all'alpeggio (in inverno per altro è cosa improbabile), non regge.
hanno votato in 39.131 e il primo eletto ha quindi il sostegno di circa sedicimila abitanti sui 251.649 aventi diritto.
per bizzarra consuetudine le statistiche applicano il dato relativo ai diversi candidati alla totalità del corpo elettorale o per lo meno lo strumentalizzano per fantasiose interpretazioni politico comportamentali senza tenere in nessun conto la percentuale degli astenuti anche quando, come in questo caso, assume proporzioni abnormi.
ci sarebbe da rallegrarsi se almeno chi proclama a ogni spron battuto di essere appoggiato da sessanta milioni di italiani rivedesse i suoi conti, invece la buona notizia di giornata è che gli ultimi cento naufraghi profughi sono stati salvati dalla guardia costiera che li ha già restituiti ai lager libici dove potranno tornare a vivere serenamente tra torture e stupri mentre i carcerieri si arricchiscono grazie ai soldi dei paesi che invece di accoglierli li respingono con la promessa stantia di futuri corridoi umanitari.
una realtà che, sempre la stessa persona, sostiene rispondere ai desideri di una maggioranza assoluta e che io (in uno slancio di sfrenato ottimismo) preferisco immaginare composta da un esiguo manipolo di poveracci.
Quando alla fine si è governati da una banda dove una metà sono fascisti e l'altra metà sono coglioni non c'è una grande prospettiva per il paese.
RispondiEliminaSono recentissime parole pronunciate da Gino Strada. Che io appoggio in pieno ovviamente.
sì l'unica prospettiva è che riescano a essere contemporaneamente entrambe le cose, ma il risultato è lo stesso:(
Eliminal'unico elemento positivo (ma anche di allarme) è che si è trattato della prima astensione di massa antigovernativa. Di allarme perchè piuttosto che affidare un voto di protesta al PD i più si sono astenuti.
RispondiEliminamassimolegnani
per la 'sinistra' mi sa che ci vorrà ancora del tempo e il prossimo appuntamento significativo sono le europee a maggio... ancora una volta mi sa che l'unico a vederci lungo è il nano abituato a 'destreggiarsi' e 'manovrare' nel caso (probabile) che la bolla giallo verde si sgonfi appena il suo elettorato si accorgerà della fregatura.
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