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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 12 aprile 2020

come va?

e tutte le altre frasi fatte e i convenevoli, tipo: auguri magari accompagnati dall'invito a ricordare chi è solo, meno fortunato, malato, anziano, senza casa, senza cibo, in guerra, maltrattato, privato delle libertà, ecc, ecc... cioè praticamente il 99% della popolazione mondiale che oggi fa a meno di tutto quello che riteneva necessario e indispensabile ieri.
chi sta davvero in salute e se la spassa è il covid 19.
ha furbescamente atteso la bella stagione per affacciarsi e adesso scorrazza indisturbato per ogni dove: nelle vie delle città d'arte, sulle vette dell'himalaya come sulle spiagge caraibiche, per i prati come per i deserti e ovunque trovi tracce di un passaggio umano.
le sue agenzie di stampa riportano i dati dei caduti per errore, per sfrontatezza o solo per sfortuna nella rete in cui si tenta di catturarlo, ma è poca cosa; i più restano liberi di propagarsi.
il loro comitato scientifico lavora alacremente per raccogliere tutte le informazioni utili alla prossima generazione di virus.
le scuole per piccoli virus si stanno attrezzando per fornire un'educazione ancora più letale agli scolari e già escono i primi laureati in scienze anti umanistiche.
i partiti hanno approvato all'unanimità il programma politico che sostiene la diffusione capillare dell'infezione e l'esproprio dei beni terreni.
il ministero della malattia ha già fatto sapere che, al momento, i nosocomi possono considerarsi esclusi dagli interventi di distruzione delle strutture preposte alla salute, che tanto ci pensano da soli gli umani.
qualche perplessità resta a proposito dell'istituzione di un nuovo dicastero su modello di quelli economico finanziari degli stati del pianeta appena occupato, ma nessuno capisce esattamente a che scopo e per quale necessità dato che la società virulenta è per sua natura indifferente al ceto sociale o al capitale essendo fondata su principi di democrazia assoluta e cioè: ciascuno prende quel che serve per la sopravvivenza e il resto del tempo se la spassa, senza bisogno di denaro o di lavorare per procacciarselo.
i corona virus sanno bene, per esperienza millenaria, che basta adattarsi e si trova sempre modo di sopravvivere e rinascere, in più possono contare sulla solidarietà della natura ben felice di allearsi con qualcuno che l'aiuti a debellare il suo male principale in attesa di un vaccino capace di sterminarlo per sempre.
come va?
stiamo nella caverna appesi come chirotteri avvolti in ali tarpate a leccarci le ferite e meditare sui buoni propositi di cui dimenticarsi appena ci diranno che questa emergenza è finita e sottolineo questa perché la prossima potrebbe essere quella definitiva.
la scienza umana è al limite delle proprie capacità.
un ulteriore piccolo aggiustamento e le persone cadranno in strada o svaporeranno per magia senza che vi sia alcuno capace di spiegarne il motivo, individuarne la causa o il rimedio.
eppure voglio credere che qualcuno capace di prolungare, forse interrompere, l'agonia ci sia.
certo bisognerebbe far su tutto il denaro della terra, ridistribuirlo equamente e da quel modello di società potrebbe spuntare l'idea quantomeno per rendere più sopportabile l'attesa dell'apocalisse... poi guardo le foto di hart island e mi dico che è solo un virgulto di ottimismo destinato a seccarsi per un inaspettato colpo di freddo primaverile.

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