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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

giovedì 17 settembre 2020

come la goccia che buca il sasso

posso dire che l'arrivo della tappa odierna del tour più sfigato della storia vale l'attesa di imprese mai tentate e la delusione generale.

due atleti, compagni di squadra, che si giocano l'arrivo abbracciati a due all'ora che lasciano al caso e al centimetro del foto finish l'onere di decretare la vittoria dopo salite impossibili e una fuga lunghissima che ha abbattuto quei pochi che ancora riescono a pedalare.

forse (direi sicuramente) il vincitore finale è lo stesso che li ha inseguiti in giallo, ma per una volta si è visto qualcosa dal sapore 'antico'...

invece io come fa la goccia che alla fine buca la montagna pianto di un centimetro al giorno i paletti dei nuovi cancelli perché le forze sono sempre al lumicino, ma è già un successo esser riuscita a tornare a uscire e far finta di lavorare.


6 commenti:

  1. ma pensa ho in bozza un post titolato: gutta cavat lapidem...

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  2. la crono in salita di domani può riservare qualche sorpresa.
    ml

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    1. servirebbe anche per i mondiali... invece vedo bene il giro che si preannuncia meglio assortito di grandi nomi...

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    2. non volevo portare sfiga a Roglic che si presentava come favorito n.1 di tappa e di tour, ma la crono in salita dopo tre settimane di fatica è un po' una roulette e i suoi numeri non sono usciti. Onore a Pogacar, meritatissima la sua maglia gialla.
      ml

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    3. sei un mago!
      stavo anch'io di scriverti sull'argomento:)
      povero roglic due batoste mica da ridere e poi ha 'già' 30 anni... fossi in lui eviterei il tour

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