trasversale in un po' in tutti i sensi, Philippe Daverio, sapeva accompagnare e interessare i suoi spettatori con una narrazione mai banale, priva di toni saccenti e zeppa di spunti e riferimenti spazio temporali capaci di descrivere l'immortalità delle opere veramente capaci di restare sempre attuali perché infinite.
un ricercatore di linguaggi descrittivi della sua materia che sapeva mettere a disposizione di tutti, un incantatore avulso dalle etichette dei modernismi e delle fazioni politiche che avrebbero voluto impossessarsene.
cosmopolita e visionario con una impronta pratica di sano realismo critico che lo ha sicuramente ostacolato, senza mai spegnerne il sorriso beffardo e ironico.
da poco uscito l'ultimo libro testamento della sua filosofia e immane cultura.
mi chiedo cosa e chi resterà a difendere il baluardo della cultura finiti questi illustri...
RispondiEliminadai, qualche pazzo anomalo ci sarà sempre...
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