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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 4 dicembre 2020

automatica_mente

mi scatta automatico quando osservo le persone sovrapporre l'immagine attuale con quella di quando erano bambini.

un esercizio passatempo per quando si è sull'autobus o si fatica a decifrare un comportamento.

vale per tutti, sconosciuti, persone note, addirittura famose, politici, tutti.

c'è qualcosa che resta nella postura, nell'espressione facciale, nel reagire a una determinata situazione: dalla paura alla felicità, dalla rabbia allo stupore.

forse è qualcosa che so vedere solo io e pochi altri, ma sono anni che mi succede.

ho notato che meno giovani sono e più è facile che riemerga il bambino che erano.

purtroppo manca la controprova.

cercare di avere conferme o smentite dirette da parte dell'interessato comporta l'intavolare una conversazione preliminare che rischia di portarmi fuori dall'obiettivo e magari dentro al malumore.

però, dentro di me son certa di captare qualcosa di giusto e in ogni caso mi diverte ogni volta sperimentare questo automatismo.

signore 'per bene' e signori 'incravattati' da cui fuoriescono 'donnine' e 'ometti' ante litteram, altri che invece ancora fanno trasparire capricciose ribellioni contenute a stento...

poi ci sono i piccoli che son stati felici ma da grandi hanno attraversato  peripezie e disgrazie portando dentro, e mostrandomi fuori, il pianto spontaneo del neonato che soffre.

quelli che da grandi son diventati famosi minacciando di usare le ruspe e che io vedo in riva al mare ad agosto con un costumino abbondante, le ginocchia un po' valghe, il panzerotto in mano e la nivea sul naso, ripresi da genitori orgogliosi di cotanta panza e obbedienza ignari di essere artefici della costruzione di un mostro.

quelle nate belle e quindi son state 'pensate' ed educate solo a boccoli pettinati e vestitini rosa che da grandi straripano in abiti succinti alla valeria marini succhiando ansiolitici alla disperata ricerca del tempo perduto invece che a trovare se stesse a fingere di essere una barbie.

quelli generosi e impegnati nel dimostrare ai parenti prossimi di essere capaci di sfiorare la perfezione svolgendo con la massima maestria e perizia ogni mansione e nonostante tutto insoddisfatti e scontenti anche quando da grandi diventano icone di serietà e capacità alla gino strada.

gli instancabili esagitati ribelli e bastian contrari alla sgarbi che per via, forse, di una salute cagionevole hanno scansato qualche provvidenziale sberlone...

i bugiardi innati che finiscono spesso in politica col loro bambino dentro (che io vedo fuori) che addirittura arrossisce per un'ardire che stride persino a loro stessi.

i visi rugosi dal colorito spento o rubicondo, a seconda del livello etilico, che il mondo hanno smesso di osservarlo restando ad abitarne i marciapiedi o i sotto ponti sono i più 'schermati', ma anche quelli da cui possono fuoriuscire essenze bambinesche le più imprevedibili...

per quanto mi riguarda ci vorrebbe qualcuno con la mia stessa arroganza di saper leggere l'intellegibile per vedere me stessa bambina nelle sembianze di oggi perché io sarei poco obiettiva, anche se potrei dire che, anche nel mio caso, tanto di quella che son stata da molto piccola è ancora presente e urla per farsi ascoltare nella paura di perdersi in qualcosa che teme di diventare.

2 commenti:

  1. direi una flaneur anche tu intenta a scandagliare il prossimo...
    e poi ambarabaciccìcoccò

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    1. o forse 'c'ho' le visioni mistiche come l'omonima d'avila...

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