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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 3 settembre 2011

feng shui _ I

Poco meno di tre settimane per consegnare lo schema di un libro su un argomento “inedito e attuale” ovvero un’impresa quasi impossibile data l’indefinibilità del compito e del tema, impossibile anche nel titolo “Ma­nuale per disperdere la nebbia sull’uso del Feng shui” (1). Quindi tanto valeva andare a cercare un posto dove quantomeno si potessero trovare le fonti per qualsiasi ricerca e l’ispirazione adatta a concepire un’opera così ambiziosa.
L’occasione era ottima anche per visitare la biblioteca appena inaugurata e di cui avevo letto sui giornali. Non potendo parcheggiare l’auto nelle vicinanze e dato il bel tempo, decido di andare a piedi nonostante il posto sia situato alla cima di una salita piuttosto faticosa e scomoda. L’edificio, affatto visibile dalla strada, tanto che quasi non riuscivo ad orientarmi, è contornato da un prato verde circoscritto da antiche mura di pietra. Una volta varcato il cancello si transita sotto una pensilina trasparente dotata di aria condizionata e di accessi per le zone di riposo e lettura esterne. L’atmosfera è particolare forse a causa della contrapposizione tra antico e moderno tra spazi aperti e chiusi, del contrasto tra luce naturale e artificiale, ma a differenza di altri locali simili non si avvertono odori né di polvere, né di antico, anzi la cosa che si avverte immediatamente è il ticchettare delle tastiere dei computer su cui i numerosi studenti che affollano l’ingresso stanno effettuando le loro ricerche.
Un po’ per conoscere il funzionamento di quella che veniva definita la biblioteca più moderna d’Europa, un po’ perché ero incerto sulla ricerca delle fonti mi dirigo verso il reparto letteratura e storia cinese dove vengo gentilmente accolto da un paio di commessi increduli e curiosi della mia presenza.
Non sapendo cosa chiedere mi defilo verso uno qualsiasi degli scaffali con la decisione di chi è molto pratico e sa già dove andare. Il rumore dei condizionatori e il bagliore discontinuo dei neon mi procurano un leggero stordimento dei sensi tanto da non percepire ancora nessun odore particolare. In quello spazio così moderno i libri allineati sugli scaffali appaiono ancora più vetusti e acciaccati di quanto ricordavo di aver notato sulle vecchie e odorose librerie di legno che li avevano ospitati fino ad allora.
Evitando accuratamente la sezione delle edizioni moderne indirizzo la mia ricerca verso un settore in cui i libri sono protetti sotto vetro. Compilo il modulo con un titolo scelto a caso e approfitto della disponibilità dei commessi per curiosare tra le antiche pagine e racconti della Cina dei tempi passati.
Sono immerso nella lettura quando avverto una presenza umana alle mie spalle. Non faccio in tempo a voltarmi che mi accorgo che sul tavolo c’è un volume che non era tra gli altri che avevo scelto. La copertina era tanto consumata da non potersi leggere il titolo e mancava delle prime sette pagine ma non mi importava perché di solito comincio a leggere aprendo a caso...

“Tanto tempo fa prima che esistessero il Cielo e la Terra, c'era la forma ma non la sostanza materiale (2). Ogni cosa era confusa, indistinta, lontana e buia, in uno stato primordiale. Nacquero due spiriti mischiati insieme; essi misurarono il Cielo e tracciarono i disegni della Terra. L'abisso era così profondo che nessuno poteva immaginare dove potesse avere una fine; lo spazio era così vasto che nessuno poteva figurarsi dove potesse avere termine. Subito ci fu una divisione dei due principi Yin e Yang e una divisione negli otto angoli estremi; duro e molle si separarono e miriadi di creature presero forma. La forza bruta si materializzò negli animali, la forza pura nell'uomo; per questo motivo ciò che è puro spirito appartiene al Cielo e ciò che ha ossa appartiene alla Terra. Il puro spirito entra a far parte del Cielo, le ossa vanno nel profondo della Terra; l'uomo come può sopravvivere? Questa è la ragione per cui i santi prendono il Cielo come loro modello; nell'uniformarsi alla sua natura essi non si lasciano distrarre dalle cose non importanti, né si lasciano fuorviare dall'uomo. Essi guardano al Cielo come al loro padre e alla Terra come alla loro madre. Yin e Yang formarono i confini e le quattro stagioni le trame; il Cielo rimase sereno nella sua purezza e la Terra ferma nel suo riposo. Fra le diecimila creature, quelle che perdono di vista queste verità muoiono; quelle che le prendono a modello e guida vivranno. Perché ciò che è sereno e vasto forma la dimora degli spiriti santi; ciò che è vuoto e non ha nulla è la sede della natura. Il puro spirito è quello che è ricevuto dal Cielo; sostanza materiale è quella che è data dalla Terra. Perciò si dice che l'uno produce il due, i due producono i tre e i tre producono le diecimila creature. Le diecimila creature portano Yin sulla schiena e racchiudono Yang nei loro petti; tenendo queste due forze bilanciate mantengono l'armonia”.

E così finiva quella che ai giorni nostri si dice prefazione. Mancando l’indice decido di costruirlo in modo da avere un’idea approssimativa dei contenuti. Purtroppo l’autore o gli autori avevano ritenuto inutile far precedere da un titolo ogni singolo capitolo quindi non mi restava altro da fare che riporre il libro nelle mani dei commessi oppure leggere le prime pagine di ogni sezione.
Anche questo sistema era destinato a fallire perché ogni capitolo sembrava tratto da saperi diversi tra loro così come ogni pagina racchiudeva spesso in se stessa un concetto a se stante e apparentemente slegato sia da quello precedente sia da quello successivo. La lettura era però molto piacevole e ricca di citazioni che sul momento mi parvero fondamentali, così ricorsi più volte ai commessi per la riproduzione delle pagine più interessanti.

(segue)

note:

(1) il testo di questa serie di post è tratto da un manuale che ho redatto per il (mio e di altri/e) maestro di feng shui Mauro Bertamè un bel po' di anni fa. I corsivi sono tratti dalle sue lezioni e dalla sua prima stesura del testo.

(2) uno dei criteri fondanti del feng sui è che ogni manifestazione naturale e umana tiene conto di tre componenti: la forma, la funzione e la sostanza.
il significato esteso di questa sintesi è che la forma sia il modo visibile, percepito della manifestazione, la sostanza sia la materia di cui essa è costituita e la funzione sia il prodotto di questa commistione.
la forma viene dal Cielo, la sostanza è la materia che viene dalla Terra, noi applichiamo quella che si chiama la funzione. Perchè ogni volta che costruiamo qualcosa noi applichiamo e creiamo una funzione e portiamo un’informazione nella materia.

INDICE DEI SUCCESSIVI
II
X
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