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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

domenica 2 ottobre 2011

feng shui_V

In poche pagine avevo percorso secoli di storia allo scopo di raccontare le origini di un pensiero che in qualche modo è riuscito ad arrivare ai giorni nostri, ma sentivo mancare il legame tra il succedersi dei fatti e l’intensità dello sforzo e delle energie che nel tempo davano corpo alla dottrina che per tre millenni governò al di sopra e oltre ogni altro potere le attività umane e le loro manifestazioni.
Un procedere coerente e continuo che non ha riscontro nella civiltà occidentale dove gli stili e le tecniche di costruzione degli edifici, così come la medicina, le arti, il pensiero hanno caratterizzato le diverse epoche ciascuna con propri criteri espressivi, formali, etici, religiosi come se mancasse un riferimento superiore a cui sottendere e che fa del Feng shui, soprattutto oggi, l’unico elemento di continuità temporale e spaziale utile alla lettura delle cose della materia come a quelle della “non materia”.
Nel rispetto della cronologia dei fatti riprendo il materiale raccolto e, grazie a una delle pagine della “Guida” dove il periodo storico denominato dei Tre regni (220 - 280 d.C.) o delle Sei dinastie (220 - 589 d.C.) è narrato in modo alquanto schematico e conciso, dimentico per un momento la nebbia e cerco di concentrarmi sulla lettura.
Il periodo dei Tre regni corrisponde a un consolidamento delle esperienze precedenti, mentre tra le dinastie Han e Jin (265 - 419 d.C.) si definisce la formazione della visione del Mondo “Yue ling tu Shi” (modello dei mesi). 
Tale visione del Mondo si esplica nello sviluppo e nel mutamento dei fenomeni con lo Yin e lo Yang, i Cinque Elementi e gli otto Trigrammi interpretando il Tempo e lo Spazio secondo le quattro direzioni, le stagioni, i Dieci Tronchi Celesti, i Dodici Tronchi Terrestri e i periodi solari ed effettuando i calcoli con i principi della scienza esoterica.
In quel periodo compaiono i saggi: “sull’arte di ridere del Drago” (Hang Lung Ching), “Dei pianeti e delle nove Stelle mobili” (Han Lung Ching) e “Significato occulto dell’Universo” (Ching-nany Ao-chin). Compaiono inoltre: il “Metodo delle dodici doghe” (Shi-erh Chan-fa) considerato il testo base per determinare i luoghi ottimali per la costruzione di tombe o edifici e “Sull’indeterminatezza del Drago” (I Lung Ching) nel quale si analizzano le forme e i profili della natura alla ricerca delle energie del Drago (Yang) e della Tigre (Yin).
Con i Tang (dall’anno 618 al 907 d.C.) appare e si sviluppa nella Cina del Sud (provincie tra Canton e Shanghai), la scuola Tsung-Miao, detta “del Tempio degli ancestri”, che aveva come maestro Wang-Si e che utilizzava i Trigrammi delle sequenza del Cielo Anteriore e del Cielo Posteriore orientati nello spazio e l’osservazione delle corrispondenze del rilievo dell’ambiente con alcune stelle (quella che oggi è chiamata Scuola del Compasso).
Yang Yu’n (o anche Yang-Kwan-Tsung) è invece il fondatore, tra l’874 e i l’888 d.C. (dinastie Tang) della Scuola delle Forma in cui vengono codificate le dottrine del Respiro vitale (Qi) e del profilo (Ying) nell’analisi visiva e sensitiva dell’ambiente.
“Ovunque pulsi lo spirito della natura, sarà identificabile l’energia vitale visibile sotto forma di innalzamento del territorio e nelle forme dei corsi d’acqua. L’energia si manifesterà rintracciando l’abbraccio del Drago e della Tigre nei profili delle montagne o delle colline, lungo i crinali sempre curvi e tortuosi, inoltre l’area dovrà contenere il flusso del Qi attraverso la conformazione dell’ambiente”.
Le dinastie Tang vanno dall’anno 618 al 907 e insieme alle dinastie Song (960 - 1279) e Yuan (1234 - 1368) formano il periodo in cui la scienza esoterica raggiunge il massimo sviluppo e trova numerosi inserimenti nel Feng shui (che da quel momento abbandonerà la precedente denominazione di “Xiang di shu”). 
Durante le dinastie Ming (1368 - 1644) e Qing (1644 - 1911) la teoria del Feng shui fu in parte messa per scritto. Fino ad allora infatti era trasmessa attraverso l’insegnamento orale da Maestro a discepolo. Compare la Scuola simbolica del Ba-gua di matrice sciamanica e tantrico tibetana dove si applicano i principi esoterici del “campo polarizzato” e cioè generato dagli ambiti simbolici di oggetti posizionati e orientati nello spazio.

Mano mano che mi avvicino alle epoche storiche più moderne e più sulla “Guida” diventa scarna la cronaca delle scoperte e delle applicazioni del Feng shui.
In una sorta di analogismo tra l’avvento del pensiero scientifico e materialista con la necessità di trasferire in forma scritta il sapere di un’arte così antica insieme alla inadeguatezza del linguaggio per esprimere in forma non ambigua i contenuti di quella che adesso può definirsi a sua volta scienza e che io preferisco nominare ancora come arte nel tentativo di preservarla dalle forme di contaminazione del linguaggio e dell’interpretazione che le parole spesso nascondono dietro al loro significato.
E sono qui adesso in veste di narratore dell’oggi, di burattinaio di tutti i percorsi dei miei antenati sconosciuti a spiegare come nonostante ogni obiezione da parte della razionalità e del materialismo, il Feng shui rappresenti, come in passato ha rappresentato, uno dei legami più potenti tra le diverse identità umane e forse l’unico capace di orientare le persone rispetto a se stesse e a se stesse nel mondo.

(fine del primo capitolo)





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