.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

sabato 28 marzo 2020

apperò!

ci hanno costretto a comprare ogni minima cazzata e tuttora imperversano le pubblicità che stimolano (nelle loro empie intenzioni) ad acquistare a distanza una automobile (per poi farci cosa?), ma se questo apparecchio fosse davvero efficace a rilevare la contagiosità del covid 19, invece di propinare un'elemosina di 600 euro una tantum alle partite iva, quanto sarebbe meglio abbassarne il costo così da dotarne negozi, ristoranti, condomini, pronti soccorso, studi medici, ecc, ecc?
un po' come i misuratori della glicemia.
uno si fa il test e decide se uscire di casa.
torna e lo ripete e così via.
sarebbe un inizio per consentire di riprendere nuove attività conformi alla rivoluzione epocale che necessariamente dovremo affrontare.
al momento è stato  impossibile trovarne il costo e capirne il funzionamento.
si sa che l'apparecchio è più o meno grande come un tostapane ed è prodotto dai laboratori americani della Abbott (presenti anche in Italia e diversi altri Paesi). l'ente governativo statunitense preposto ne ha disposto l'utilizzo a partire dalla prossima settimana e si stima ne verranno messi a disposizione 50 mila al giorno.

più macchinoso, ma perfezionabile, l'iter per l'individuazione del virus, e suoi anticorpi, attraverso un prelievo ematico domiciliare da parte di alcuni istituti di analisi genovesi, che stanno già lavorando da giorni a pieno regime per soddisfare le numerosissime richieste.

altra genialata, tutta italiana, l'adattatore della maschera da snorkeling che diventa respiratore.
moltissime sono state regalate agli ospedali senza i raccordi che una rete di possessori di stampanti in 3d sul territorio stanno realizzando, spesso gratis, per realizzarle.

ultimo slancio di generoso altruismo quello di quanti abbiano dimestichezza con ago e filo per la produzione di mascherine 'domestiche' oltre a un certo numero di stabilimenti del settore tessile e della moda che si stanno riconvertendo per fornire dotazioni di protezione medico sanitaria.

al momento è questo il quadro di interventi più o meno spontanei sul campo.

adesso è il momento che si spremino le meningi gli economisti, i politici, chi fino ad oggi ci ha raccontato come e cosa era meglio fare... sempre viva per Draghi che ha avuto voglia di farsi risentire, grazie allo spettinato presidente Mattarella che si è fatto sentire vicino al suo popolo e strigliato quella parte di Europa che fa come se niente fosse accaduto, e pure al papa che almeno a livello scenografico e spirituale ha battuto un colpo.

stasera orologi avanti di un'ora, sessanta minuti di meno di contagi.

4 commenti:

  1. I dati sono apocalittici, alla faccia delle sibille che parlavano di una mortalità nei limiti di una normale influenza. Ho sempre più l'impressione che molte delle manfrine che i media propinano, e pure gli organi ufficiali, siano solo la rappresentazione di un sistema che non ha la più pallida idea di cosa stia accadendo, e soprattutto di cosa accadrà.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a dire il vero avevo tentato di comparare i dati storici sui decessi influenzali con quelli attuali, ma risulta impossibile perché nel conto della protezione civile ci sono tutti coloro che perdono la vita negli ospedali a prescindere dalla patologia (anche se le rianimazioni sono pressoché colme di covid 19) e poi ci sono quelli che si spengono a casa (se ce l'hanno)... un totale che forse si saprà all'incirca a un anno dai primi focolai, a cui sicuramente si aggiungeranno i morti di fame, di stenti, di nevrosi varie, aggressioni, suicidi, omicidi, ecc.
      poi ci sono le conseguenze su chi resterà.
      e da quanto si osserva dalle prime avvisaglie è facile prevedere che la prima a organizzarsi sarà la mafia in tutte le sue declinazioni e territori di appartenenza a prescindere dal sempre più probabile ed esteso spiegamento di forze dell'ordine ed esercito.
      a questo punto, l'unica fine prevedibile è la fine definitiva.

      Elimina
    2. un dato che stavo cercando di comparare è la mappa delle zone in cui l'aria è più inquinata, e di quelle in cui è più virulenta l'epidemia... in certi casi coincidono

      Elimina
    3. decisamente in molti casi, direi.
      se noti da noi è la pianura padana e la zona più industrializzata e così anche altrove... leggevo che anche la cosiddetta spagnola pare sia partita dal vicentino... del resto sono epidemie che hanno a che fare con i polmoni... oltre che con l'addensamento sociale.
      adesso però comincia ad affacciarsi anche la complicazione mancanza di moto e aria aperta... si potrebbe davvero pensare di fare uno screening ematico a tappeto così da calcolare quanti sono immuni o hanno già sviluppato anticorpi, studiarne i motivi e magari impiegarli per la ripresa delle attività...

      Elimina