.
(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

venerdì 3 aprile 2020

fare senza

lo avevo auspicato nei commenti del post del 18 febbraio... quindi sono stata molto contenta quando stamattina ho letto sul Manifesto che all'isituto Pasteur di Dakar si sia messo a punto il test sierologico più veloce e meno costoso tra quelli disponibili al momento; quindi rilancio e rinnovo l'auspicio che il vaccino arrivi dal Vecchio Continente.

tra tutto quello di cui si può fare senza c'è infatti sicuramente il razzismo e la discriminazione in generale.
fare senza anche di consumi sfrenati e tantissime altre cose che a conti fatti, mi pare, tanto necessarie non sono.
c'è anche chi capovolge la frase e sta senza fare... un esempio su tutti la Svezia.
a prescindere dal discorso legato all'indipendenza dello stato sovrano e financo a quello relativo agli effetti dell'esperimento anomalo e ai dati scientifici che se ne potranno trarre, mi fa specie soprattutto una sorta di arroganza che sembra prescindere dalle condotte comuni.
a nessuno fa enormemente piacere soggiacere alle misure di contenimento imposte dalla quasi totalità delle nazioni, ma isolarsi in una nicchia mentale e comportamentale avulsa dal contesto è indice di una forma di miopia ed egoismo collettivo.
una sorta di misantropia di stato alle spese dei suoi stessi abitanti, in primis, e poi del resto della popolazione europea confinante e non.

fare senza sovrastrutture e congetture mentali inutili, arrivare al sodo e ripartire da quello che è davvero necessario, senza fronzoli, senza scorciatoie, senza secondi fini, senza tutto quello di cui si può e si deve fare senza.



2 commenti:

  1. Anche l'Olanda ha preso una posizione 'alternativa' almeno all'inizio, ora forse stanno ritrattando.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sempre ammesso che la fonte
      sia attendibile e considerato che il numero dei morti include con buona probabilità una concausa del virus... resta che il numero dei guariti è di un bel po' maggiore dei deceduti soprattutto perché, chi a un modo, chi a un altro, cerca di limitare i contagi.
      logica vuole (e lo conferma l'esperienza) che se invece si lascia correre il contagio i malati aumentano e diventa impossibile curarli adeguatamente... io lo chiamo genocidio.
      loro si difendono con la cultura responsabile della loro popolazione che volontariamente sceglierà quando e come uscire, che comportamenti avere, ecc. ecc.
      un po' come dire ai bambini fate i bravi e andare al cinema lasciando la pentola sul fuoco.

      Elimina