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(...) vecchia (e stanca) bio contadina part time,
considero il blog una finestra come le altre che ho in casa e,
per chi guarda da fuori, una stanza al pari di un'altra.
bella o brutta che sia,
mi soddisfa e tanto mi basta.

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domenica 16 agosto 2015

PA2015

Zyz (fiore) per i Fenici, Panormos (porto) alla greca, corretto dai romani Panormus, diventato Balarm sotto la dominazione araba e Balermus durante il periodo normanno, Palermo, o per meglio dire l'itinerario arabo normanno, è il 51° patrimonio italiano e il nono in Sicilia.
click sulla foto per ingrandire
tutti da scoprire e da trovare perché a prima vista nessuno ha redatto e pubblicato sul web una mappa del percorso cittadino che si snoda per poco più di due chilometri.
poco male, le bellezze sono tante e sono tali anche senza riconoscimenti ufficiali.

venerdì 12 dicembre 2014

zibibbo

e questa iscrizione a patrimonio immateriale come la spiego?
sì perché il riconoscimento appena ottenuto è riferito (per la prima volta) a una pratica agricola invece chessò, alle caratteristiche del vino.
quindi ho pensato di fare riferimento al disciplinare da cui risulta, a chiare lettere, che solo le viti ad alberello coltivate a Pantelleria possono fregiarsi della denominazione Passito.
cinesi e sofisticatori vari sono avvertiti.
attualmente sull'isola si trovano circa settecento ettari di coltivazioni 'eroiche', così è denominata la pratica a causa della difficoltà e del monte ore di lavoro, tre volte superiore, e della resa, molto più scarsa rispetto agli altri vigneti.
in più, l'abbandono delle campagne ha visto un decrescere della produzione che rasenta l'estinzione.
dai quattrocentocinquantamila quintali del 1953 agli appena ventimila di oggi.


c'è che all'unesco bere italiano piace assai, e ♫ i francesiche si incazzano ♫ perché le loro bollicine restano ancora fuori dalla lista.
a vederci giusto l'attrice Carole Bouquet che da anni passa alcuni mesi nella tenuta di Pantelleria dove la produzione del suo Sangue d'oro comincia a renderle qualche utile oltre alla discreta soddisfazione di far parte dell'élite di artisti contadini.

sabato 19 aprile 2014

"Ulisse", mi dicean, "come venìstu? Qual t'assalì dèmone avverso?"

Giungemmo nell'Eolia, ove il diletto
Agl'immortali dèi d'Ippota figlio,
Eolo, abitava in isola natante,
Cui tutta un muro d'infrangibil rame
E una liscia circonda eccelsa rupe.
Questo il paese fu, questo il superbo
Tetto, in cui me per un intero mese
Co' modi più gentili Eolo trattava.

Di molte cose mi chiedea: di Troia,
Del navile de' Greci, e del ritorno;
E il tutto io gli narrai di punto in punto.
Ma come, giunta del partir mio l'ora,
Parole io mossi ad impetrar licenza,
Ei, non che dissentir, del mio vïaggio
Pensier si tolse e cura, e della pelle
Di bue novenne appresentommi un otre,
Che imprigionava i tempestosi venti:
Poiché de' venti dispensier supremo
Fu da Giove nomato; ed a sua voglia
Stringer lor puote, o rallentare il freno.

(Omero, Odissea)
patrimonio unesco dal 2000, Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea sono a rischio di cancellazione da un decennio... 
spazzate dai venti di Eolo?
no.
problemi di cave dismesse, rifiuti pericolosi, inerzia burocratica ecc. ecc.

lunedì 14 aprile 2014

Akragas (Ἀκράγας)

Agrigento, dove nacque Pirandello, poco distante, Porto Empedocle, paese natale di Camilleri.
La Valle dei Templi, patrimonio Unesco dal 1997, si può visitare in ogni ora del giorno, ma secondo me è meglio al tramonto.
A meno che a rischiarne le notti sia la magica danza di Roberto Bolle.
Pure lui 'patrimonio' Unesco.
Nel senso che ha di recente ricevuto la 'medaglia della diversità culturale'.
Ora si spera che l'étoile, già 'ambasciatore di buona volontà' dell'Unicef (dal 2010), eviti di fare la fine degli italici patrimoni.

giovedì 23 gennaio 2014

scavando, scavando

ho dimenticato dove ho letto che, a un certo punto, fu un contadino a riportare l'attenzione sugli scavi dell'area in cui si trova il complesso di Piazza Armerina.
Ricordo però che feci due associazioni immediate.
La prima è relativa allo stupore di chi, quel giorno, era andato nell'orto e casualmente si è ritrovato davanti le tessere di un mosaico antico, raffrontato a quello di chi, tra mille anni, dovesse ripetere quel gesto e a quel che invece si troverebbe a scoprire e cioè quello che stiamo interrando in questa era spazzaturifera.
La seconda riguarda invece l'anonimo proprietario e fondatore di cui restano sì imponenti vestigia, ma di cui si ignora l'identità e la vicenda sebbene, probabilmente, lui pensasse di restare così per sempre nella storia.
E collegata a questa riflessione la curiosità, che però resterà insoddisfatta, di come poteva essere quella villa, le sue pareti e i suoi arredi, data la ricchezza che ne adorna i pavimenti.


Piazza Armerina e Villa Romana del casale from Marco Iacono

Altro documento inerente la Villa, patrimonio unesco dal 1997, un video didattico le cui riprese sono state effettuate appena prima della conclusione dei restauri ultimati nel 2012.

sabato 18 gennaio 2014

Pupi siamo caro Fifi, lo spirito santo entra in noi e si fa pupo.

(Luigi Pirandello, Il berretto a sonagli)



l'opera dei pupi siciliani è inserita nei patrimoni intangibili unesco dal 2001.
ogni località ha la sua tradizione e le sue scuole, ma le città in cui si possono trovare le maggiori offerte di spettacoli e laboratori sono Palermo e Catania.
numerosissimi, i musei dedicati ai pupi, sparsi per la regione.
essendo un'arte a trasmissione orale, benché di recente siano stati trascritti ed editati alcuni testi, molto del fascino di questa forma teatrale, dipende dalla compagnia che mette in scena lo spettacolo e da come e da chi sono stati realizzati i pupi.
la storia è sempre la stessa, tuttavia esistono varianti moderne che, prendendo spunto dalla realtà, mettono in scena denunce e valori attualizzati.
all'opera dei pupi, come prima di essa ai cantastorie, è infatti riconosciuto un importante ruolo nell'alfabetizzazione e moralizzazione dei ceti meno abbienti dei secoli passati.
allo stesso modo, il Mops marionettistica popolare siciliana, utilizza la versione riammodernata dei pupi per allestire spettacoli in cui cantare le gesta e il sacrificio degli uomini che hanno combattuto e combattono la mafia.


venerdì 17 gennaio 2014

734 a.C., Archia parte da Corinto alla volta della Sicilia, obiettivo principale fondare una nuova città.

per la prima volta dall'inizio del blog, mi arrendo a wikipedia perché se dovessi dirla tutta su Siracusa dovrei comunque ricorrere ad essa per cercare di darne un resoconto minimamente ordinato per quanto è antica, ricca e variegata la sua storia.
avvincente, curiosa, intrigante, piena di riferimenti, eventi, aneddoti, testimonianze illustri, particolarità morfologiche, luce, stili, contaminazioni, persone, case, vicoli e palazzi.

La piccola penisola che si stacca dal perimetro cittadino, in realtà è
l'isola di Ortigia (figlio di Archia, ma anche toponimo di Delo).
La parte più antica della città a cui sono stati di recente assegnati, dall'Ars,
fondiper oltre un milione di euro, da tempo attesi, che serviranno
al restauro conservativo di edifici e monumenti.




Subito mi son venuti in mente i tiranni (fin troppo facile e scontata l'associazione con quelli attuali), poi la distruzione del 1693, poi Archimede, ma anche di quello se ne trova in wikipedia e allora rimando a quella pagina per approfondire quello che gira intorno a Syraka o Sùraka, come veniva chiamata la città alle sue origini (734 a.C.).

























La cavità artificiale dove venivano
imprigionati gli oppositori ai tempi 
dei tiranni. Fu Caravaggio a suggerirne il 
nome e da allora è nota come
l'orecchio di Dionisio.







Di mio aggiungo solo che nel 2005 diventa patrimonio Unesco insieme alle necropoli rupestri di Pantalica.

Anzi, avrei una domanda...
In tutto ciò perché piazzare al centro delle vestigia dei bei tempi andati, quel cono rovesciato a memoria delle lacrime della madonna (probabilmente perché preveggeva che le avrebbero celebrate in questo modo)?

lunedì 13 gennaio 2014

"La verde isola Trinacria, dove pasce il gregge del sole"

(Omero, Odissea)

Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli (stesso ordine nelle foto) sono gli otto centri della Val di Noto, patrimonio unesco dal 2002 per gli esempi di architettura tardo barocca, anche se in Sicilia coesistono stili e bellezze di diverso stile e natura, tanto da rendere difficile un'etichettatura univoca ed esaustiva.
Si sarebbe fatto prima a dichiarare patrimonio l'intera regione, perché sono davvero tanti i siti che compaiono nell'elenco e ancora di più quelli che ne sono ingiustamente esclusi.
Da sempre cantata dai più illustri poeti e scrittori e portata a esempio di fascino, bellezza, cultura, compresenza di stili, etnie e tradizioni.
Un'isola anomala rispetto alle altre, solitamente chiuse tra i loro confini umidi, la Sicilia è, al contrario di esse, aperta, unita e collegata ai mondi che si affacciano intorno al suo mare.
Fertile ed arida, cupa e solare, moderna e arcaica, squisita a tavola e ostile e impervia per la natura selvaggia, ospitale e ricca di suggestioni appaganti il turista più esigente o il semplice pellegrino.


Perché la balconata? Parce que è la più lunga balconata barocca del mondo.
Riduttivo, lo so assegnare solo una foto a Noto o a Scicli, ma questi sono post riassuntivi, che servono anche da pretesto per appuntarmi pensieri, note e personaggi.
Ad esempio alcune foto selezionate sono di Luigi Nifosì, natio di Scicli, autore di immagini spettacolari, che riprenderò anche nei post successivi.
Oppure stranezze come Grammichele, paese poco distante da Catania che un po' ricorda Palmanova, ma è forse meno noto.

mercoledì 30 ottobre 2013

mummy?

porco giuda che tempo!
piove ininterrottamente da giorni e l'umore è così nero 
che trova svago in un excursus tra le mummie 
pazientemente 'composte' dai frati cappuccini, 
anni e anni fa... in quel di sicilia.
(vista così un po' da lontano sembra fatta oggi) 
negozianti in attesa dei clienti
 una signora un po' sfiorita...
(ha retto meglio il cappellino)
 mago o burlone?
 decoro ed eleganza
(nei secoli dei secoli)
 il primo a sinistra in un ghigno 
ben poco sacerdotale
 oltre che a burgio, gangi, palermo, piraino e savoca
(a cui si riferisce la selezione fotografica),
i luoghi abitati dalle mummie sono diversi. 
per sapere dove altro trovarle CLICK
(ovvio che poi ne esistono svariate altre che si aggirano
per ogni dove... ed è da quelle che prede spunto il post)
in attesa di giudizio
 ai giardinetti
 "non ci posso credere!"
 coda in banca...
... e da equitalia
 "son tempi duri"
 "mi butto?"
 "cosa ci faccio io qui?"
 "tutti vecchi, qui dentro..."
 "ahahah, bella questa! non la sapevo!"
 "io non l'ho capita..."
 "ho riso tanto che mi è venuto mal di pancia"
 "e io son morto dal ridere!"
 "silenziooo, ho sonno!"
 il girone dei dannati
 "non guardare che sennò ci fa la predica"
 "peccatori, pentitevi!"
 "sarebbe stato meglio se avessi fatto il pirata"
"mi scappa tantissimo, mi fa passare?"
"no. scappa tantissimo anche a me"